Ti stai chiedendo qual è il periodo di validità della Certificazione Energetica (o APE) del tuo appartamento?
Devi fare la Certificazione Energetica ma non hai il libretto di impianto?
Vuoi sapere se questo Certificato serve anche se non hai un impianto di riscaldamento?
Qui trovi tutte le risposte che ti servono.
Una Certificazione Energetica, detta anche Attestato di Prestazione Energetica, vale 10 anni.
Tuttavia, se il Certificato non viene fatto correttamente o se mancano elementi fondamentali o, infine, se intervengono cambiamenti sostanziali nell’arco dei 10 anni, la validità dell’attestato può decadere.
Esempio di Attestato di Prestazione Energetica
con indicazione della validità
I tre elementi da tenere sempre in considerazione:
Quando il certificatore energetico fa il sopralluogo deve verificare che l’impianto sia a norma.
Deve cioè visionare il Libretto della Caldaia e accertarsi che sia presente un rapporto di controllo dell’efficienza energetica valido (il cosiddetto “bollino blu”).
Il certificatore dovrà poi allegare il libretto, in copia, all’attestato di prestazione energetica.
Se ti stai chiedendo com’è fatto, questo è un esempio di libretto di impianto
Libretto di impianto: prima pagina
Fonte: Biblus-net
Se non è possibile prendere visione del libretto o il libretto non è aggiornato, il Certificatore NON può validare l’APE per 10 anni.
La caldaia deve essere quindi sottoposta regolarmente al controllo dell’efficienza energetica, secondo le scadenze riportate sul Libretto.
Se, nell’arco dei 10 anni, la caldaia non viene regolarmente revisionata, l’APE scade il 31 dicembre.
Uno dei pilastri su cui si basa una certificazione energetica è il tipo dell’impianto di riscaldamento. Se modifichi questo elemento, cambia tutto.
Non devi preoccuparti dei piccoli cambiamenti, come la sostituzione di un radiatore, ma di modifiche sostanziali come la sostituzione della caldaia o il passaggio da impianto centralizzato a impianto autonomo.
Se fai una di queste modifiche sostanziali all’impianto, la validità della Certificazione Energetica decade.
Il secondo pilastro su cui si basa una certificazione energetica è il tipo di “involucro”, ovvero le caratteristiche e le dimensioni di muri, infissi, superfici e di tutto ciò che compone la “scatola” in cui abiti.
Quindi, anche in questo caso, se fai lavori che riguardano l’estetica dell’appartamento (porte, pavimenti, modifiche distributive) o aspetti particolari (come l’impianto elettrico), non cambia nulla.
Ma se cambi le finestre o metti in cappotto termico o aumenti la superficie della casa, allora cambia completamente il calcolo per la Certificazione energetica e il tuo Certificato decade e va rifatto nuovamente entro il 31 dicembre.
Se non hai il libretto di impianto si possono verificare tre possibilità:
Se sei in un condominio con un impianto centralizzato, non preoccuparti è normale che tu non abbia il Libretto di Impianto, perché è cura dell’Amministratore conservarlo. Quindi non devi fare altro che chiederne una copia all’Amministratore del Condominio.
Se sei in affitto, il Libretto della Caldaia dovrebbe avertelo consegnato il proprietario nel momento in cui ti ha dato tutti i documenti relativi all’appartamento. Ma, se non lo trovi, io proverei a chiedere al proprietario, magari ce l’ha ancora lui.
Se sei proprietario dell’appartamento e hai un impianto autonomo...ho una brutta notizia per te: dovresti conservarlo tu e, se non lo trovi, devi rifarlo.
Devi chiamare un tecnico abilitato (chi ti fa la Certificazione Energetica non può farlo) e chiedere di fare nuovamente i controlli necessari e rilasciarti di nuovo il Libretto di Impianto.
E se non ho una caldaia o altro tipo di impianto di riscaldamento, la Certificazione Energetica devo farla lo stesso?
Si, devi farla ugualmente!
Il fatto di non avere un impianto sarà, di sicuro, molto penalizzante per la classificazione.
Infatti, il risultato che dell’APE è quella lettera che va da G (la Classe più bassa) ad A (la Classe più alta): la mancanza di impianto porta, nel 99,9% dei casi, in Classe. Tuttavia l’Attestato va richiesto comunque.
Photo by Trent Erwin on Unsplash
Solo se si verificano tutte e 3 le condizioni, l’attestato di prestazione energetica ha validità di 10 anni.
Se, infine, viene meno una delle altre tre condizioni, la certificazione energetica DURA 1 ANNO e scade il 31 dicembre dell’anno in cui sono cambiate le condizioni dell’impianto o dell’involucro della casa.
4 Comments
DEVO VENDERE UN APPARTAMENTO DI 48 MQ (LIBERO DAL 2018) NEL COMUNE DI VASANELLO (VT)
MI CHIEDONO APE MA ANCHE IL BOLLINO BLU DELLA CALDAIA,
ULTIMO FATTO DI BOLLINO BLU 2017.
CONVIENE ASPETTARE DI FARE L’APE E QUINDI DI FARE ANCHE IL BOLLINO BLU, QUANDO AVRO’ TROVATO IL COMPRATORE? DA COME HO CAPITO.
IN MODO DI PAGARE SOLO 1 ANNO. PERCHE SE FACCIO L’APE SUBITO DEVO PAGARE OGNI ANNO IL BOLLINO BLU.
E’ GIUSTO
CERTI DI UNA VS GRADITA RISPOSTA
CORDIALI SALUTI BARLATTANI LUIGI
Ciao Luigi,
io farei subito il bollino blu.
La normativa a cui fai riferimento è stata adottata non solo per ragioni di risparmio energetico ma anche per questioni di sicurezza.
La manutenzione annuale è sempre un obbligo di legge.
Una volta che l’impianto sarà di nuovo in regola,
puoi richiedere l’APE e questo avrà una validità di 10 anni, finché la manutenzione verrà regolarmente effettuata e non interverranno altre modifiche come quelle che hai letto nell’articolo.
Sii ottimista, vedrai che il prossimo anno non sarà più compito tuo ma del nuovo proprietario.
Inoltre, se al tecnico a cui darai l’incarico di farti l’APE chiederai di valutare almeno un paio di interventi con cui migliorare le prestazioni del tuo appartamento e il relativo tempo di ritorno dell’investimento, fidati che riuscirai a venderlo anche prima.
Spero di esserti stato utile.
Se hai bisogno di qualche chiarimento sugli interventi migliorativi, scrivimi pure.
Un saluto.
Mario
Buongiorno.
Avrei bisogno di un’informazione su un ape che sto redigendo per una Locazione.
Locale uso ufficio di 30 mq con un solo vecchio split inferiore a 5kw di cui però il proprietario non ha libretto.
Come devo comportarmi?
Posso rilasciare il certificato con scadenza 31/12 del successivo anno specificando sulle note che il proprietario non è stato in grado di fornire libretto impianto?
O posso dichiarare senza impianto e inserire scadenza a 10 anni se la potenza è inferiore a 5 kw?
Potreste eventualmente darmi un contatto telefonico per poter avere qualche chiarimento?
Grazie
La tua domanda rimanda alla definizione di impianto termico.
Infatti, un generatore di calore deve sempre avere il libretto di impianto.
Il D.lgs 192/05, ci dice che l’impianto termico è costituito da “apparecchi, dispositivi e sottosistemi installati in modo fisso caratterizzanti il sistema edificio/impianto, senza limiti di potenza”.
L’impianto termico comprende anche l’insieme di più apparecchi a fiamma indipendenti tra loro, installati in modo fisso, al servizio della stessa unità immobiliare, qualora la somma delle loro potenze al focolare sia maggiore o uguale a 5 kW.
Al contrario, non sono considerati impianti termici apparecchi quali:
– le stufe, caminetti, apparecchi di riscaldamento localizzato ad energia radiante se sotto i 5kw;
– i sistemi dedicati esclusivamente alla produzione di acqua calda sanitaria al servizio di singole unità immobiliari ad uso residenziale ed assimilate.